La situazione tecnica del mercato azionario statunitense indica che è pronta una correzione che dovrebbe essere almeno pari al 10%, rispetto ai livelli attualmente raggiunti, ma che potrebbe estendersi fino al 20%. Manca solamente il trigger (innesco) che potrebbe essere rappresentato dai risultati del FOMC (Federal Open Market Committee) di oggi. Il quadro presenta infatti consistenti elementi di ipercomprato sull'orizzonte a breve e medio termine. Questi non intaccano la tendenza positiva sul lungo termine ma, nei prossimi mesi e sino alla prima metà del 2014, potrebbero portare ad una consistente volatilità. A quel punto, raggiunti nuovi massimi assoluti, ci aspettiamo una correzione molto più profonda che segnerebbe l'inizio del secondo ciclo a partire dai minimi del marzo 2008.
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