Dal 3 novembre u.s. non è stato necessario alcun aggiornamento - contrariamente a quanto accade per altri blog, dove si nota un'attività parossistica riflesso verosimilmente di una qualità scadente dell'analisi - in quanto l'evoluzione del mercato si è mantenuta in linea rispetto alle ipotesi formulate confermando il pivot point intorno a 1360 come primo obiettivo, ormai raggiunto. Il quadro oggi presenta una novità in quanto appare possibile, anche se la probabilità è bassa, una capitolazione del mercato azionario USA (si veda anche l'indice di volatilità riportato nella chart). Ciò significa un forte e profondo movimento di breve durata seguito da un rimbalzo che chiuda la fase correttiva in atto da metà settembre (1320 appare un'obiettivo minimo possibile nel caso di correzione violenta ma non compresa tra quelle che storicamente popolano i centili più elevati). Tra qualche ora e nei prossimi giorni potremo avere il conforto degli indici (S&P500, Dow e Nasdaq) statunitensi e, di conseguenza, degli altri principali indici internazionali.
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