Economic commentaries, articles and news reflecting my personal views, present trends and trade opportunities. By F. F. F. Russo (PLEASE NO MISUNDERSTANDING: IT'S FREE).
venerdì 6 dicembre 2013
BOJ now answers to April's monetary policy questionmarks I pointed out in April 2013 (see on this blog and the discussion I started on LinkedIn at the beginning ot that month)
sabato 12 ottobre 2013
Nota economica, anzi ......... di costume
giovedì 26 settembre 2013
Aggiornamento tecnico del 25 settembre 2013
mercoledì 11 settembre 2013
Aggiornamento tecnico odierno - 11 settembre 2013
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venerdì 23 agosto 2013
Aggiornamento tecnico del 23 agosto 2013
mercoledì 21 agosto 2013
Aggiornamento del 21 agosto 2013
mercoledì 31 luglio 2013
Aggiornamento tecnico odierno - 31 luglio 2013
La situazione tecnica del mercato azionario statunitense indica che è pronta una correzione che dovrebbe essere almeno pari al 10%, rispetto ai livelli attualmente raggiunti, ma che potrebbe estendersi fino al 20%. Manca solamente il trigger (innesco) che potrebbe essere rappresentato dai risultati del FOMC (Federal Open Market Committee) di oggi. Il quadro presenta infatti consistenti elementi di ipercomprato sull'orizzonte a breve e medio termine. Questi non intaccano la tendenza positiva sul lungo termine ma, nei prossimi mesi e sino alla prima metà del 2014, potrebbero portare ad una consistente volatilità. A quel punto, raggiunti nuovi massimi assoluti, ci aspettiamo una correzione molto più profonda che segnerebbe l'inizio del secondo ciclo a partire dai minimi del marzo 2008.
sabato 11 maggio 2013
Are western and Japanese Central Banks, as unintended monetary policy consequence, preventing economic recovery ? I do believe so...
lunedì 8 aprile 2013
Will BOJ new "bold" monetary policy course be successful beyond the short run? And which the further implications ahead?
domenica 7 aprile 2013
Why Eurozone can't take care of its seemingly never-ending crisis?
lunedì 25 marzo 2013
European economic policy leading to bank run ?
domenica 24 marzo 2013
Cyprus banking sector, a mess event or an obvious (and due) trigger?
Then what? You'll say. Simple: next sharp international equity markets correction is deeply rooted in Europe.
mercoledì 20 marzo 2013
Flash News
Cyprus seeks Russian bailout aid, EU threatens cutoff (Reuters)
Link: http://www.reuters.com/article/2013/03/20/us-cyprus-parliament-idUSBRE92G03I20130320
domenica 17 marzo 2013
Flash news
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sabato 9 marzo 2013
Finito l'anestetico monetario la crisi torna a mordere in Eurozona
giovedì 14 febbraio 2013
I giapponesi conoscono poco l'effetto "J"?
Come se la svalutazione di circa il 20% negli ultimi mesi per lo Yen non fosse stata sufficiente, il governo giapponese sta attivando direttamente il "motore per la produzione di inflazione": le autorità giapponesi hanno infatti imposto alle cinque maggiori raffinerie sanzioni che le costringeranno indirettamente a ridurre la loro produzione per 1,1 milioni di barili al giorno (ovvero del 20%). Non è infatti difficile notare il recente aumento subito dal prezzo della benzina e dei prezzi delle materie prime di base (in prima fila il WTI ed il Brent) in Yen. Pare insomma che la politica di Abe (detta anche Abenomics, forse per la sua originalità) veda e consideri solo il lato positivo di una maggiore dell'inflazione (focalizzandosi sulla limitazione dell'offerta) – differentemente da quanto invece percepisce il consumatore, che vede invece ridursi il suo potere d'acquisto e rincarare i beni di prima necessità. La flessione nel potere di acquisto deprime la fiducia dei consumatori e quindi, dopo il primo impulso inflazionistico, nel momento in cui essi hanno adattato i consumi al minor reddito disponibile in termini reali, incide negativamente sulla domanda interna. Se alternativamente i consumatori, visti nel loro ruolo di prestatori d'opera, di fronte alla contrazione del potere d'acquisto chiedono un maggior compenso lavorativo e lo ottengono, essi tendono indirettamente a schiacciare - in ultima analisi - i margini del sistema produttivo. In qualsiasi caso, di fatto, oltre il breve termine non appare possibile evitare l'impatto deflazionistico dei maggiori costi di produzione. Una cosa è comunque certa: Abe è assolutamente determinato, non importa quale risultato o contumelia possa sortire dal G-20, a perseguire per la sua strada. Forse è per questo che i titoli di stato nipponici (JGB) non hanno reagito più di tanto a partire dall'inizio del forte deprezzamento dello Yen: verosimilmente leggono nella probabilità di una maggiore inflazione sul breve termine la certezza di un'altrettanto marcata deflazione oltre tale orizzonte temporale.
La Francia si unisce al club dei PIIGS ? Qualche segnale spinge verso la risposta affermativa
sabato 9 febbraio 2013
I veri ostacoli allo sviluppo
martedì 5 febbraio 2013
2013: un anno interessante
martedì 29 gennaio 2013
Alcune riflessioni flash intorno allo scenario attuale
L'Euro, dal canto suo, ha raggiunto una situazione di stabilità che in realtà è assai precaria: il mare di liquidità iniettata con le operazione LTRO a cavallo tra 2011 e 2012 ed il piano di OTM varato a settembre non hanno risolto i problemi strutturali alla base della crisi del debito sovrano nei paesi periferici: "kicking the can". Le prospettive di recessione per Eurozona nel 2013 e la concomitante crescita ridotta della Germania anno rischiano, anzi, di far ritorcere quelle misure - come un boomerang - proprio a sfavore dell'Unione Monetaria. Il sistema bancario di Eurozona vale circa 46 mila Mld di USD mentre il PIL dell'UME è pari a circa 17 mila miliardi, ciò significa che la "government money" in caso di necessità non sarà in grado di effettuare un salvataggio dell'intero sistema, la BCE potrebbe finire per per stampare moneta senza limiti per evitare una simile crisi. A quel punto la Grecia potrebbe cercare di uscire dall'Eurozona, più probabilmente prima che dopo.