domenica 2 dicembre 2012

2 dicembre 2012 - Aggiornamento Flash

Ci siamo lasciati il 9 novembre scorso con un commento che, dopo il raggiungimento della pivot area di 1360, indicava la probabilità di un'ultima correzione dello S&P 500  che avrebbe dovuto terminare la fase di correzione in atto da settembre. In effetti il 16 novembre con una chiusura a quota 1359,88 - "stranamente" vicino al pivot point 1360 - ed un minimo intraday a quota 1343,35 - what a big day! - la correzione, almeno la prima ondata di correzione, è terminata ed è iniziato il rimbalzo che ci ha oggi - pardon, venerdì - portato a quota 1416,18. Certo qualcuno potrà lamentare che sarebbe stato "bello" avere un commento intermedio nel frattempo. Tuttavia, essendo questo un blog gratuito, nessuno ha il titolo per accampare alcunchè e deve, suo malgrado, sottostare ai capricci ed alle simpatie dell'autore. Inoltre non si vede perchè favorire il guadagno altrui senza condivisione alcuna laddove il merito dell'analisi - perchè di pura analisi di mercato si tratta - è posto in un unico luogo diverso da quello dell'eventuale utente.  Tornando quindi al mercato dicevamo che,  terminata la correzione succitata, attualmente siamo ancora in fase di rimbalzo dei corsi. L'obiettivo attuale sembra posto nell'area 1340-1335 che tuttavia potrebbe non essere raggiunto in modo lineare (pausa intermedia "di riflessione"?), vista anche il profilo dell'indice di volatilità VIX riportato di seguito:

 Per quanto riguarda le materie prime da segnalare la situazione di ipervenduto del Gas Naturale (Henry Hub), che in settimana dovrebbe dare luogo ad un movimento positivo (primo obj a 3,787 per milione di unità termali Britanniche per quanto riguarda il contratto future quotato al NYMEX su scadenza più prossima),  il particolare ipervenduto del caffe (obj oltre il breve a quota 156 centesimi di USD per pound per quanto riguarda il contratto quotato all'ICE su scadenza più prossima) e dello zucchero (obiettivo a quota 19,86 cents di USD per pound per quanto riguarda il corrispondente contratto quotato all'ICE  su scadenza più prossima), anch'essi, seppur su un periodo più protratto, in predicato di una fase di rialzo. Tra gli energetici il crude oil presenta margini per un proseguimento del debole - come inclinazione - trend rialzista di breve in atto (primo obiettivo a quota 92,11 USD per barile oltre il breve termine per il contratto quotato al NYMEX).