domenica 23 settembre 2012

MARKET PERSPECTIVES:

Short Term Trend (Trade): DJIA: DT, 3IV20120916; SPX: DT 3IV20120916; WTI: DT , 3IV20120916    GOLD:  DT , 3IV20120921;  CRB: UT; 20120720.
Intermediate Term Trend (Investment policy): SPX: DT ; DJIA: DT ; WTI: UT; GOLD:DT ; CRB: DT ;
Long Term (Investment policy Eq. & Fut.): SPX: UT; DJIA: UT; WTI: LMB; GOLD: UT; CRB: DT ;

GENERIC COMMENT (Italian):

(25-09-2012) La teoria secondo cui il movimento dei prezzi sul mercato precede la divulgazione di notizie “price-sensitive” sugli strumenti di informazione sia di massa che specialistici – pensiamo a Bloomberg o Reuters – riceve dall’esperienza un diffuso supporto. Molti, adottando un’interpretazione affrettata, tendono a parlare in questi frequentissimi casi di Insider Trading. Tuttavia, se ogni volta che viene divulgata una notizia “price-sensitive” quando parliamo del movimento di interi mercati operasse l’insider trading, ci troveremmo nella grande maggioranza dei casi davanti ad un fenomeno sistematico e assolutamente pervasivo, non verosimile. Un’ipotesi alternativa parte dalla considerazione che, usualmente, non possiamo leggere sul giornale la notizia dello scoppio di un epidemia se prima la malattia collegata ad essa non si è sufficientemente diffusa. Analogamente una notizia “price-sensitive” non nasce sistematicamente “out of the blue”, certamente vi saranno casi in cui informazioni privilegiate relative ad una singola società vengono utilizzate in modo non appropriato e spesso illegale, ma quando ci troviamo appunto davanti a fenomeni di mercato, intendo dire un intero mercato che sale o che scende, l’obiezione dell’insider trading perde di fondamento. Più probabilmente l’evento scatenante inizia a produrre i suoi effetti sui prezzi del mercato interessato semplicemente perchè esso – e quindi l’informazione – si “forma” gradualmente. Partendo dal verificarsi delle premesse necessarie affinchè l’evento stesso, in grado di influenzare i prezzi, si possa manifestare. Via via che l’evento diviene più probabile, perchè si aggiungono elementi che tendono a perfezionarlo, i prezzi iniziano a muoversi in modo più sensibile in quanto i più abili, o forse solo i più arrischiati, tendono – spesso spinti dalla “greed” (o cupidigia) – a cercare di trarre un beneficio economico sulla base dell’ipotesi che esso, appunto, accada. Non si tratta quindi di insider trading ma piuttosto di un processo analogo a quello delle epidemie: le condizioni che possono concorrere all’accadimento di un preciso evento vanno formandosi gradualmente e vi sono soggetti economici che “investono” sul suo perfezionamento, inferendo sulle probabilità che esso consegua alle premesse ed alle cause che lo possono scatenare. Non a caso il detto “compra sulle voci e vendi sulla notizia” trova spesso un’applicazione fruttuosa nell’attività di investimento o di trading sui mercati finanziari. Oggi ci troviamo in una situazione analoga in cui i prezzi, sia degli indici azionari che dei treasuries dei paesi periferici europei nonchè dell’Euro contro dollaro, dopo una fase particolarmente positiva, stanno iniziando a muoversi in una direzione differente rispetto al recente passato: alcune ipotesi riguardanti il precedente rialzo stanno venendo meno mentre si aggiungono elementi sfavorevoli. Che questo voglia dire che qualcosa deve o sta per accadere? Con tutta probabilità la risposta è positiva.
Fabrizio Russo (Verona)